Sentiero 411 del CAI: da Macchia da Sole a Castel Manfrino
Da Macchia di Sole a Castel Manfrino con il sentiero 411 del C.A.I. Il sentiero Turistico è largo e ben tracciato con un modesto dislivello.
Da Macchia di Sole a Castel Manfrino con il sentiero 411 del C.A.I. Il sentiero Turistico è largo e ben tracciato con un modesto dislivello.
Il cartellone di prosa, lirica e rassegna comica del 2020 al Ventidio Basso
A Castel Trosino da qualche tempo, un breve sentiero attrezzato e ben segnalato, permette a tutti di inoltrarsi nell’area dei ritrovamenti delle tombe longobarde dove, in maniera un po’ scenografica ma efficace, c’è anche una rappresentazione della cerimonia funebre. Da vedere anche il borgo e la Casa della Regina con una affascinante leggenda.
Insieme al Centro che parte dalla stazione e San Pietro Martire, dallo stadio, sono i bus gratuiti di Ascoli Piceno per andare in centro con i mezzi pubblici lasciando a casa l’automobile.
La libreria Rinascita di Ascoli Piceno ha vinto il premio della scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri. Ogni anno almeno 150 presentazioni di novità, oltre a concerti, dibattiti, feste, corsi e letture.
Ma l’usanza che più interessa i golosi è quella delle pagnottelle di Sant’Antonio: veri e propri maritozzi anch’essi benedetti, che vengono donati in segno di condivisione fraterna come augurio di prosperità.
Il restauro della Rocca d’Acquaviva e il nuovo percorso museale con viaggio virtuale nel tempo con navigazione a 360° con visore Oculus GO.
La ricetta dei vincisgrassi marchigiani e la differenza con le lasagne, in cosa differiscono dal primo piatto emiliano.
L’Antico e le Palme: gli antiquari e i collezionisti da tutta Italia ormai da diversi anni hanno eletto San Benedetto del Tronto a piazza preferita dove esporre i loro oggetti d’arte, i mobili, le suppellettili, i gioielli, ceramiche, ma anche originali reperti vintage del nostro passato non troppo remoto come dischi in vinile, fumetti, abiti. […]
Ogni fine anno, subito dopo il cenone di S. Silvestro, il centro storico di Appignano del Tronto diventa teatro della tradizionale “Precossiò dell’anne viècchie”: la tipica manifestazione appignanese che celebra le esequie del defunto anno e festeggia la nascita del nuovo. Sacro e profano si fondono in un curioso e goliardico corteo funebre formato da grotteschi personaggi e costumi simboleggianti i mesi dell’anno, i quali, accompagnati dalla banda strombazzante a tutto fiato una buffa arietta funebre, sfilano per le vie del paese portando sbiadite ghirlande.