Ogni anno, il primo venerdì di agosto, il giovedì antecedente e la domenica successiva, la piazza d’armi della fortezza di Acquaviva Picena, grazie alla grande macchina organizzativa dell’Associazione Palio del Duca, diventa lo scenario naturale di una singolare rievocazione storica: Sponsalia.Per una volta non si ricordano duelli o battaglie, bensì un matrimonio.
Pulire e lavare bene il pesce, tagliare in pezzi quello più grande. Far rosolare una cipolla tritata finemente in abbondante olio d’oliva, poi aggiungere le seppie e i polipetti che sono quelli che richiedono una cottura più lunga. Aggiungere quindi l’aceto, i peperoni e i pomodori a pezzi, lasciare cuocere per una decina di minuti.Iniziare a disporre gli altri pesci a strati inserendo sotto quelli a cottura più lunga. Le triglie vanno messe alla fine per evitare che si rompano. Cuocere a fuoco lento con un coperchio per circa 20 minuti muovendo delicatamente il pesce per non romperlo. A cottura ultimata disporre sui piatti le fette di pane tostato e poi sopra porre delicatamente il pesce con il suo brodo.
La ciclabile parte dalla rotonda di Porto D’Ascoli e termina vicino al capannone della Mostra di Malacologia di Cupra Marittima, superato il centro del paese. Senza paura di essere smentita, oserei definirla facile, pianeggiante e alla portata di tutti, anche dei bambini.
L’amministrazione comunale ha dedicato al mare e alle genti che vivono dei suoi frutti un vero e proprio polo museale. Infatti, il Museo del Mare è in realtà composto da ben 6 musei collegati tra loro da un unico tema comune: il mare.Nella complesso ristrutturato di recente, adiacente al Mercato Ittico all’ingrosso presso il molo nord del porto, si trovano 4 musei mentre gli altri due sono dislocati al Paese Alto e sulla passeggiata al molo sud.
Sorge in posizione mediana tra la costa e l’Appennino e dall’alto di un crinale domina le valli dell’Aso e del Tesino.La vista d’insieme dal fondovalle settentrionale del fiume Aso, rapisce lo sguardo del turista e magneticamente lo attira a salire su fino in cima a quella che, ci ripetiamo, è l’ennesima città in forma di paese del ricchissimo entroterra piceno.
Il capolinea offidano è ad un tiro di schioppo dalla Rocca, massiccio torrione cilindrico parte integrante delle antiche mura cittadine a protezione del castello. Da qui inizia ogni itinerario offidano che prevede come seconda tappa il passaggio di fronte alla splendida facciata neoclassica dell’Ospedale Civile di Pietro Maggi. Risalente al 1796, stupisce per l’uso del laterizio, predominante elemento di costruzione e per l’elegante loggiato centrale.Superato anche il monumento alle Merlettaie e quello ai Caduti, prima ancora di giungere nella splendida Piazza del Popolo, l’infaticabile turista enoico, cercherà via Garibaldi alla fine della quale sorge all’ex convento di San Francesco.L’optimus potor non verrà qui a chieder perdono di ogni peccato ma per abbeverarsi all’Enoteca Regionale delle Marche che da tempo alberga nei locali di questo antico luogo consacrato risalente alla prima metà del sec. XIII. Una cascata di gusto vi aspetta; via auguriamo di arrivare qui giustamente assetati ma anche anche in compagnia di un robusto appetito.
Basta lasciare l’auto nel parcheggio coperto Saba Torricella in Via Porta Torricella e in due minuti sei lì, nel cuore di Ascoli Piceno. La città dalle Cento Torri ti accoglie nella sua bella Piazza Arringo e tu sei già pronto a partire con gli assaggi e mischiarti alla folla dello struscio domenicale.Eccoli i nostri 5 posti in centro dove assaggiare l’oliva all’ascolana da asporto, rigorosamente nel cartoccio, magari accompagnata dalla crema fritta o da un boccale pieno di arrosticini
I cicloturisti ben informati sanno che il litorale adriatico è collegato alla città di travertino da una tra le più belle ciclabili della regione: la ciclabile del Tronto. La sua particolarità risiede nel tracciato che, correndo lungo sponda marchigiana del fondovalle del Tronto, per lunghi tratti costeggia il fiume tra Marche e l’Abruzzo.
Il raccolto centro balneare ricco di locali e servizi, vanta un lungo arenile di sabbia finissima con gli stabilimenti balneari che si alternano a curate spiagge libere ed una bella ciclabile fronte mare, senza paura di smentita uno dei tratti più belli dell’intera Ciclovia Adriatica.Il corso pedonale recentemente rinnovato nella sua urbanistica, un’arena estiva con una fitta programmazione di film, un buon programma di attività agostane, rappresentano solo una parte di ciò che Grottammare ha da offrire al turista. Per agevolarvi nella prima esplorazione della cittadina marchigiana, abbiamo raccolto le cose da fare assolutamente se siete in vacanza a Grottammare.
La Rocca Medievale è situata nella parte più alta del borgo antico ottimamente conservato ed ancora vivo e vitale grazie alla presenza di tanti abitanti. La maestosa fortezza, risalente al 1300, domina la parte più alta dell’abitato. Fortemente danneggiata durante le guerre con le milizie della vicina Fermo, fu ricostruita per volere di Giovan Francesco Azzolino dopo la seconda metà del 1400 su progetto dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli (lo stesso lavorò anche alla Rocca di Senigallia oltre che alle fortezze di Offida, di Jesi e di Osimo) e dopo alcuni importanti restauri eseguiti nell’800, poco più di cent’anni fa venne dichiarata monumento nazionale ed oggi è considerata una delle più importanti strutture militari dell’intera regione.
