Risulta fuorviante ragionare sulla Riviera del Conero senza metterla in relazione con il suo immediato entroterra, quella serie di antichi centri ricchi di storia e tradizioni che, rubando le parole ad un grande poeta marchigiano, sono stati recentemente battezzati come i Colli dell’Infinito.
Un arcipelago di piccole città dal passato glorioso collocate nella fascia pedemontana più vicina all’Adriatico che alle vette dell’Appennino.
Campagne fertili sapientemente coltivate e centri d’eccellenza di quel Made in Marche che il tutto mondo ci invidia: tradizione, arte e cultura, vale a dire tutto ciò che dà più sapore ad ogni vacanza che a queste latitudini non è mai banale.
Il Monte Conero e il Parco Regionale
Con le sue forme arrotondate, il Monte Conero, visto da sud somiglia a un grande scorfano con la bocca rivolta verso oriente. Alto neanche 600 metri, è il baricentro di tutta l’area.
Le rupi bianche a strapiombo sul mare, da sempre aiutano chi va per mare ad orientarsi, mentre il versante settentrionale del promontorio protegge un’ampia insenatura, un porto naturale con la forma di un gomito, prontamente ribattezzato Ankon dai marinai di stirpe dorica che 2.400 anni fa arrivarono a queste latitudini provenienti da Siracusa.
Più di trent’anni fa, l’istituzione del Parco regionale del Conero ha vincolato l’intera area naturale, salvaguardando la sua biodiversità e favorendo un turismo responsabile.
Il Centro Visite Parco del Conero ha sede in Via Pescheria, 30 a Sirolo ed è il punto di riferimento di chiunque voglia affrontare la rete sentieristica che attraversa l’intero promontorio.
Le località della costa
Da Ancona fino a Potenza Picena, la linea di costa si presenta con spiagge e calette solitarie ai piedi della falesia che si alternano a lunghi arenili dorati o di ghiaia fine e ciottoli bianchi.
Portonovo, Sirolo, Numana, Porto Recanati sono tutte note località costiere della Riviera del Conero che, collegate dalla panoramica Strada Provinciale n°1, meritano di essere esplorate alla giusta velocità partendo proprio dalle famose spiagge.
Le spiagge
Alcune come la Spiaggia di Mezzavalle, sono raggiungibili dalla provinciale per mezzo di uno stradello che scende fino al mare, altre come la Spiaggia dei Gabbiani, la Spiaggia dei Forni e la Spiaggia delle Due Sorelle sono raggiungibili solo dal mare.
Da giugno a settembre, dal porto di Numana salpano le motonavi per la Spiaggia delle Due Sorelle, mentre a Portonovo si possono noleggiare natanti a motore ma anche economiche canoe che, col mare calmo, si rivelano il mezzo migliore per esplorare le altre spiagge solitarie.
D’estate il centro storico di Sirolo è collegato alla Spiaggia di Sassi Neri, alla Spiaggia di San Michele e alla Spiaggia Urbani da un servizio di navetta, così come Portonovo è ben raggiungibile da Ancona con gli autobus urbani della linea 94.
Numana, addossata al versante meridionale del Conero, presenta spiagge più facili da raggiungere: oltre al litorale di Marcelli, il più adatto alle famiglie con bambini, poco a nord del porto turistico di Numana troviamo la Spiaggiola e un po’ più in là la bellissima Spiaggia del Frate.
I borghi dell’entroterra
Dall’alto del promontorio, basta voltare lo sguardo ad occidente per scoprire quello che a tutti gli effetti è il tesoro delle Marche: Loreto, Recanati, Osimo, Camerano, Castelfidardo, Filottrano, Montefano, Offagna, Agugliano, Polverigi e Santa Maria Nuova, questi sono i Colli dell’Infinito.
Piccole città ricche di storia e tradizioni, antichi borghi di mattoni faccia a vista, elemento unificante del paesaggio rurale interno almeno quanto l’ulivo e la vite: un territorio dove tutto è a portata di mano.
I paesi dell’entroterra della Riviera del Conero sono l’uno in vista dell’altro; spesso dotati di un suggestivo belvedere, svettano in cima ai primi colli che delimitano la valle del Musone e quella del Potenza.
È nei centri storici costruiti a ridosso del campanile o della torre civica che si annida il genus loci.
Visitando questi borghi perfettamente conservati e vivi, il turista scopre che l’attività più gratificante è quella di passeggiare senza fretta con lo sguardo all’insù per le antiche vie ricche di palazzi nobiliari e chiese.
Perché Osimo è detta “la città dei senza testa”?
Sapevate che, come la vicina Camerano, ha il sottosuolo attraversato da una fitta rete di gallerie, cunicoli e grotte?
Filottrano è la Città della Sartoria mentre Castelfidardo è la Città della Fisarmonica.
Recanati è il prototipo del “natio borgo selvaggio”, almeno per il suo cittadino più illustre, il poeta Giacomo Leopardi che smaniava per andarsene.
La città è nota per aver dato i natali anche a Beniamino Gigli, il famoso cantante lirico che amava esibirsi nell’arena di Porto Recanati, lui nominata, ricavata nel piazzale del Castello Svevo.
I prodotti tipici della Riviera del Conero
Ma viaggiare è anche gustare i sapori di una terra così ricca.
Come non citare poi i piatti della gastronomia tradizionale di questi colli affacciati sull’Adriatico: lo stocco all’anconitana, i moscioli, il brodetto di Porto Recanati ma anche i vincisgrassi, la ciambella di mosto, la crescia e la pizza con i grasselli… ed infine il Rosso Conero, il vino DOC alfiere del buon bere marchigiano.
Le terre del Conero, ma che bella scoperta!
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