La ciclabile parte dalla rotonda di Porto D’Ascoli e termina vicino al capannone della Mostra di Malacologia di Cupra Marittima, superato il centro del paese. Senza paura di essere smentita, oserei definirla facile, pianeggiante e alla portata di tutti, anche dei bambini.
L’amministrazione comunale ha dedicato al mare e alle genti che vivono dei suoi frutti un vero e proprio polo museale. Infatti, il Museo del Mare è in realtà composto da ben 6 musei collegati tra loro da un unico tema comune: il mare.Nella complesso ristrutturato di recente, adiacente al Mercato Ittico all’ingrosso presso il molo nord del porto, si trovano 4 musei mentre gli altri due sono dislocati al Paese Alto e sulla passeggiata al molo sud.
Sorge in posizione mediana tra la costa e l’Appennino e dall’alto di un crinale domina le valli dell’Aso e del Tesino.La vista d’insieme dal fondovalle settentrionale del fiume Aso, rapisce lo sguardo del turista e magneticamente lo attira a salire su fino in cima a quella che, ci ripetiamo, è l’ennesima città in forma di paese del ricchissimo entroterra piceno.
I cicloturisti ben informati sanno che il litorale adriatico è collegato alla città di travertino da una tra le più belle ciclabili della regione: la ciclabile del Tronto. La sua particolarità risiede nel tracciato che, correndo lungo sponda marchigiana del fondovalle del Tronto, per lunghi tratti costeggia il fiume tra Marche e l’Abruzzo.
Il raccolto centro balneare ricco di locali e servizi, vanta un lungo arenile di sabbia finissima con gli stabilimenti balneari che si alternano a curate spiagge libere ed una bella ciclabile fronte mare, senza paura di smentita uno dei tratti più belli dell’intera Ciclovia Adriatica.Il corso pedonale recentemente rinnovato nella sua urbanistica, un’arena estiva con una fitta programmazione di film, un buon programma di attività agostane, rappresentano solo una parte di ciò che Grottammare ha da offrire al turista. Per agevolarvi nella prima esplorazione della cittadina marchigiana, abbiamo raccolto le cose da fare assolutamente se siete in vacanza a Grottammare.
La Rocca Medievale è situata nella parte più alta del borgo antico ottimamente conservato ed ancora vivo e vitale grazie alla presenza di tanti abitanti. La maestosa fortezza, risalente al 1300, domina la parte più alta dell’abitato. Fortemente danneggiata durante le guerre con le milizie della vicina Fermo, fu ricostruita per volere di Giovan Francesco Azzolino dopo la seconda metà del 1400 su progetto dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli (lo stesso lavorò anche alla Rocca di Senigallia oltre che alle fortezze di Offida, di Jesi e di Osimo) e dopo alcuni importanti restauri eseguiti nell’800, poco più di cent’anni fa venne dichiarata monumento nazionale ed oggi è considerata una delle più importanti strutture militari dell’intera regione.
Sull’intera offerta culturale della cittadina di Cupra Marittima svetta il Museo di Malacologia o Museo Malacologico Piceno, nato nel 1977 dalla passione di alcuni noti professionisti locali (Tiziano e Vincenzo Cossignani).
Quella che era una collezione privata ora si sviluppa su un’area di 300 mila metri quadrati comprensiva di sala convegni e sala didattica, in cui sono esposti qualcosa come 900.000 esemplari di conchiglie provenienti da tutto il mondo!
Il Museo della Cripta dove sono esposte quelle che vengono chiamate “le Mummie di Monsampolo” è il vero pezzo forte dell’offerta museale di questo piccolo centro. Correva l’anno 2003 e durante importanti lavori di restauro della Cripta della Chiesa di Maria SS. Assunta, furono rinvenuto 20 corpi umani mummificati.
Se dici Offida dici Merletto a Tombolo, dici Pecorino o Passerina, oppure piazza del Popolo, Teatro Serpente Aureo. Dire Offida significa dire Carnevale, chiesa Santa Maria della Rocca oppure Funghetti di Offida. Insomma dire Offida vuol dire tradizione, leggenda, tipicità, bellezza e unicità. Scopriamola allora attraverso 10 cose da fare a Offida in uno dei Borghi più belli d’Italia, in provincia di Ascoli Piceno.
Ogni fine anno, subito dopo il cenone di S. Silvestro, il centro storico di Appignano del Tronto diventa teatro della tradizionale “Precossiò dell’anne viècchie”: la tipica manifestazione appignanese che celebra le esequie del defunto anno e festeggia la nascita del nuovo.
