Comunanza è posta in una valle dove scorre il fiume Aso; dalla quale sono visibili i monti Sibillini.
L’attuale insediamento si originò nel V e VI secolo, allorquando alcune famiglie della città di Ascoli Piceno si trasferirono presso questa zona per sottrarsi alle scorribande e alle incursioni barbariche. Il borgo ebbe alterne vicissitudini e fu conteso tra Amandola e Ascoli Piceno, rimanendo nella sfera di influenza di quest’ultima. Circa un chilometro fuori dal paese, in prossimità del Monte Pasillo, 588 m s.l.m., ci sono ancora i ruderi del castello che fu della famiglia Nobili. Non si riesce a ricostruire la forma e la struttura originaria del fortilizio.
Il nome Comunanza appare per la prima volta nel 1324 in quanto un documento riporta “Communantia Montis Passilli Civis Districtualis Esculi”.
Tra i monumenti principali, vanno ricordati la Chiesa di Sant’Anna, in stile tardo-Romanico; Chiesa di San Francesco, costruita sui resti di un edificio fortificato templare; Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, in stile neoclassico ricostruita nel 1831;Chiesa di Santa Maria a Terme, realizzata nel IX secolo in arenaria sui resti di un tempio pagano dell’insediamento romano scomparso di Interamnia Poletina Piceni.
Nel centro storico del paese si dà vita a “Mazzumaja”, festa tradizionale che mette al centro dell’attenzione un piatto tipico locale come il tordo matto; la stessa propone la riapertura delle osterie di un tempo, laboratori di artigianato e diversi artisti di strada che per tre giorni all’anno popolano il borgo antico.