Località situata tra la valle del Tronto e la valle del Ragnola nel centro subappenninico marchigiano, Monteprandone si trova a soli 5 km dal mar Adriatico che si può raggiungere facilmente in auto oppure con delle corriere che effettuano corse ogni giorno.
Dai documenti è stato accertato che la sua fondazione è anteriore al 1039, anno nel quale appare in diverse mappe del territorio. Durante il Medioevo venne costruito il famoso castello che ancora oggi è possibile visitare, evento che fece elevare Monteprandone al rango di città. Nel XIV secolo vennero annessi altri tre colli alla città principale, colli su cui ancora oggi poggia la planimetria della cittadina. Il suo particolare nome deriva da quello di un valoroso combattente che serviva Carlo Magno.
I più importanti eventi che si tengono in questa località sono sicuramente due; il primo è la festa di San Giacomo che si festeggia il 28 Novembre tra ricostruzioni storiche ed eventi religiosi e la sagra delle olive fritte che si tiene i primi giorni di Agosto durante i quali si mangia e si beve in compagnia.
Tra gli edifici religiosi spicca, nei dintorni dell’abitato, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il complesso del convento francescano, che fu eretto nel 1449 da San Giacomo della Marca, il più illustre cittadino figlio di questa terra, le cui spoglie sono conservate in questa chiesa. Nel chiostro del convento è allestito il Museo del Santuario di San Giacomo della Marca di Monteprandone, che raccoglie in prevalenza oggetti legati alla figura del santo, oltre al suo calice, ai suoi abiti, a sigilli e manoscritti, un trittico in avorio degli inizi del secolo XV, uno splendido Busto reliquiario di San Giacomo in legno scolpito, dorato e dipinto, opera di impressionante realismo eseguita a Napoli tra il 1612 e il 1615, una Via Crucis del primo Settecento tolta dalla chiesa francescana ed oggetti di fabbricazione cinese, importati da missionari francescani agli inizi del secolo XX.
Da visitare è anche la Chiesa di San Nicola di Bari, che custodisce un crocifisso ligneo trecentesco e un organo a canne realizzato su disegno del perugino Angelo Morettini nel 1839, uno dei primi organi moderni racchiuso in una cassa di risonanza in legno ad uno scomparto