Ascoli Piceno dista dal mare appena 33 Km, e allora perché non andarci in bicicletta?
I cicloturisti ben informati sanno che il litorale adriatico è collegato alla città di travertino da una tra le più belle piste ciclabili della regione: la ciclabile del Tronto.
La sua particolarità risiede nel tracciato che, correndo lungo sponda marchigiana del fondovalle del Tronto, per lunghi tratti costeggia il fiume tra le Marche e l’Abruzzo.
Tra l’altro, questo è il primo tratto di quella che, una volta ultimata, diventerà la Ciclovia della Salaria, una greenway per Roma che utilizza i lunghi tratti della Vecchia Salaria, al momento vero e proprio paradiso dei ciclisti locali.
Com’è la pista ciclabile del Tronto
La ciclabile del Tronto ha il pregio di essere tutta pianeggiante ma, ci teniamo a precisare che nei tratti fluviali presenta un fondo stradale non uniforme e quindi è di certo più adatta a bici robuste tipo mountain bike.
Sul lato di Porto d’Ascoli la segnaletica forse andrebbe potenziata così come andrebbe migliorato l’accesso al punto di partenza.
Al ciclista della domenica diciamo che la ciclabile nasce nella vasta area intorno al centro commerciale Porto Grande, nel punto più vicino al casello autostradale di San Benedetto del Tronto.
Per raggiungere l’argine settentrionale del fiume, bisogna pedalare brevemente lungo alcuni sentieri poderali tra il Mercatone Uno e la locale filiale del Corriere BRT.
A parte queste incertezze iniziali, il tracciato migliora sin da subito offrendo, con l’attraversamento del suggestivo habitat fluviale, uno sguardo inconsueto sull’intera valle.
Per esempio, il tratto fino a Monsampolo del Tronto, a tratti fila all’ombra di pioppi, querce ed acacie, è ben strutturato e prevede solide passerelle per il superamento del torrente Fiobbo e del torrente Morrice.
Una sosta consigliata all’Oasi di Pagliare
A Pagliare del Tronto, dove il contachilometri dice che siamo quasi a metà strada, una piccola deviazione porta al Centro di Educazione Ambientale Oasi La Valle.
Ha sede in una vecchia casa colonica e propizia una sosta almeno per la visita al museo della civiltà contadina ricavato al suo interno.
L’ultimo tratto fino ad Ascoli Piceno
La corsia dedicata alle biciclette corre diritta fino a Castel di Lama dove inspiegabilmente si interrompe.
Qui è necessario ‘far di necessità virtù’ continuando per un breve tratto lungo la strada provinciale.
Però praticamente siamo già alle porte di Ascoli Piceno e nella vicina località di Villa Rendina, nel quartiere Monticelli, inizia il tratto della curata ciclabile cittadina che arriva in centro città attraversando il ponte di San Filippo.