GLI EVENTI DEL TERRITORIO
La vita non è la festa che speravamo, ma finché siamo qui balliamo
Ascoli Piceno, la “città di travertino” famosa per le olive ripiene, vero alfiere della gastronomia marchigiana nel mondo, con le sue piazze, i suoi caffè, le sue chiese è lì a ricordare al turista curioso quanto è bella l’Italia.
Passeggiando per le rue e le ruette del centro storico – così si chiamano le vie e le viuzze nell’urbanistica cittadina dal marcato stampo medievale – si sta sempre col naso all’insù godendo senza fretta le ampie zone pedonalizzate che fanno di Ascoli Piceno un vero e proprio museo a cielo aperto.
La monumentale Piazza Arringo accoglie il turista con il Duomo di Sant’Emidio e l’adiacente Battistero, poi la rinascimentale Piazza del Popolo col Palazzo dei Capitani a far la compagnia al Caffè Meletti, un’istituzione cittadina almeno quanto i portici della piazza, che vanno verso la trecentesca chiesa di San Francesco, costruita negli anni successivi alla visita in città del Poverello d’Assisi avvenuta nel 1215.
Ascoli Piceno è una città nascosta da gustare lentamente, passo dopo passo al fine di lasciarsi lentamente contagiati da quella che non stentiamo a definire l’ascolanità.
Ebbene, questo forte sentimento cittadino ogni anno trova il suo apice nella Giostra della Quintana: in estrema sintesi la rievocazione di un torneo cavalleresco medievale.
Sei cavalieri, in rappresentate dei 6 sestiere cittadini (Piazzarola, Porta Maggiore, Porta Romana, Porta Solestà, Porta Tufilla e Sant’Emidio) si cimentano con destrezza ed agilità in tre tornate di assalti, lancia in resta, da ripetersi per tre volte ogni turno.
Destinatario di tanta brutale forza è il bersaglio del saraceno, il fantoccio roteante del moro con l’immancabile scudo sul braccio sinistro.
Teatro della competizione, cioè il campo dei giochi di Ponte Majore, è ricavato nell’area compresa tra il Forte Malatesta e la chiesa di San Vittore.
Il vero e proprio evento di ogni Quintana è però lo sfarzoso corteo storico in preziosi costumi quattrocenteschi che, accompagnato dall’assordante rullo di tamburi, in un turbinio di squillar di trombe intramezzato solo dall’esibizione degli sbandieratori, coinvolge più di 1500 figuranti.
La scena è di quelle che si ricordano per sempre: cavalieri, dame, damigelle, musici e giostranti abbigliati di velluto e broccato, una fiumana di gente in processione per le vie del centro storico, preceduti dal Messere della Quintana (il sindaco in carica) e dalle Magistrature (assessori e rappresentanti vari delle istituzioni provinciali).
Il pomeriggio della prima domenica d’agosto va in scena questo grande evento annuale che richiama a sé migliaia di turisti, tutti indistintamente attratti da un evento così ben organizzato che, da alcuni anni viene anticipato da una versione notturna a ad uso di altri fortunati vacanzieri, il secondo sabato di luglio.
(Foto di copertina dal sito ufficiale Quintanadiascoli.it )
Sabato 13 luglio ore 19.30 in Piazza Ventidio Basso: ammassamento dei figuranti e partenza Corteo Storico. Inizio dell’edizione notturna alle ore 20.30 al Campo dei Giochi;
Domenica 4 agosto ore 14.30 ammassamento dei figuranti e partenza Corteo Storico. Inizio della Giostra della Quintana edizione della tradizione in onore del Patrono Sant’Emidio alle ore 16 al Campo dei Giochi;
I biglietti possono essere acquistati su Vivaticket e il costo dei biglietti varia in base alla posizione: